In un precedente articolo abbiamo spiegato, cercando di essere quanto più chiari ed esaustivi possibili, le funzioni del filtro antiparticolato o FAP/DPF. Abbiamo inoltre spiegato la sua importanza per il veicolo, per l’ambiente e la nostra salute cercando di esporre i più corretti metodi di manutenzione.
Ultimamente, però, ci capita di assistere ad un comportamento che gli automobilisti, spesso inconsciamente, compiono credendo di effettuare un intervento migliorativo sulla propria vettura: eliminare FAP e valvola EGR.
Questa operazione ribadiamo è dannosa sotto diversi punti di vista. Cerchiamo di spiegare nel dettaglio quali rischi si corrono ad eliminare FAP e valvola EGR.
Purtroppo, la scelta di eliminare FAP e valvola EGR sebbene sia completamente sbagliata viene giustificata da un paradosso insito nel funzionamento del filtro stesso.
Le auto dotate di questo dispositivo, esclusivamente con motorizzazione diesel, vengono vendute per un utilizzo prettamente cittadino dove i danni da smog hanno effetti nocivi per i passanti ed i ciclisti principalmente.
Pertanto, finché il FAP/DPF non è intasato abbatte in maniera significativa queste particelle e rende l’ambiente meno nocivo per le persone.
Purtroppo, però, affinché il filtro antiparticolato risulti sempre pulito questo deve effettuare la rigenerazione che avviene solitamente ogni 300 – 600 chilometri circa.
Ma ciò non basta perché la corretta rigenerazione risulta efficace solo dopo lunghe percorrenze, come una velocità di 80 km/h per almeno 20/25 minuti. In questo modo il FAP/DPF viene perfettamente disostruito.
Si intuisce chiaramente che queste condizioni nel traffico cittadino sono impensabili e che soltanto superstrade ed autostrade permettono di raggiungere le velocità e le tempistiche necessarie ad effettuare l’autopulizia del filtro antiparticolato.
Di conseguenze se l’automobilista non ha la possibilità di fare lunghe percorrenze nel giro di poco tempo il filtro finisce per ostruirsi e bisogna effettuare la rigenerazione forzata in officina oppure la sostituzione completa del FAP.
Si cerca dunque, sulla base dei costi di rigenerazione o sostituzione del FAP/DPF, di correre ai ripari e cercare soluzioni artigianali ed economiche senza preoccuparsi minimamente delle conseguenze che nel lungo periodo potrebbero avere sul veicolo.
Ecco perché in molti, credendo di esser furbi scelgono di eliminare FAP e valvola EGR.
Bisogna inoltre considerare che la scelta di eliminare FAP e valvola EGR viene presa in considerazione da automobilisti senza nessuna competenza in materia dopo aver consultato internet, luogo in cui i più incompetenti diventano improvvisamente abili meccanici.
Non esiste nulla di più sbagliato, considerando anche il costo dei ricambi che si è abbassato notevolmente rendendo l’operazione molto più conveniente.
Se vi state chiedendo come vai molti automobilisti eseguono questa operazione sulla propria auto, il motivo è presto detto: la convinzione di ottenere un risparmio notevole in una soluzione unica e duratura.
Ora spieghiamo in cosa consiste l’intervento effettuato dall’eventuale meccanico cercando di evidenziare, successivamente, i danni derivanti dall’eliminare FAP e valvola EGR.
Innanzitutto, quando il FAP/DPF è intasato, il meccanico può proporvi diverse soluzioni, tre nello specifico.
Effettuare la rigenerazione forzata mediante cottura del FAP/DPF in forno, in questo modo elimina i depositi di particolati che sono contenuti all’interno dello stesso; la pulizia tramite macchinario specifico, come il MultiSERVE della Wynn’s, oppure può procedere alla sostituzione.
Purtroppo, non tutti agiscono in modo etico e in molti casi, anzi, cercano in modo furbo di convincere i clienti a optare per soluzioni “esotiche” o “artigianali” che fanno risparmiare e tolgono ogni rogna. Tra queste rientra quella di eliminare FAP e valvola EGR.
Il procedimento consiste in diverse fasi a seconda che l’operazione preveda l’eliminazione del solo filtro piuttosto che della valvola EGR. Solitamente si agisce così:
◼️ Messa sul ponte della vettura per avere accesso al FAP/DPF
◼️ Smontaggio del FAP/DPF
◼️ Sostituzione dello stesso attraverso la sostituzione con un tubo vuoto della stessa sezione
◼️ Eventuale smontaggio della valvola EGR unitamente al filtro antiparticolato
◼️ Rimappatura della centralina per evitare che questa percepisca l’anomalia
Procediamo ora a fare un sunto dei problemi derivanti da tale pratica.
Abbiamo appena spiegato che spesso sono i meccanici più disonesti e furbi, gente senza nessun corso di aggiornamento all’attivo, a proporre questa dannosa pratica di rimozione delle componenti di filtraggio.
Le conseguenze di tale scelta, eliminare FAP e valvola EGR, bisogna specificare che sono non solo nocive ma anche e soprattutto dannose, per l’auto ed il portafoglio.
Tale pratica è infatti illegale e quindi, al primo accertamento, rischiate:
◼️ Sanzione Amministrativa da 1'098€
◼️ Sequestro della Carta di Circolazione del veicolo
◼️ Obbligo a ripristinare le emissioni dell’auto a livello precedente. Ciò prevede l’installazione di tutto quello che era stato precedente rimosso illegalmente.
◼️ Denuncia penale per Reato Ambientale
I problemi non si fermano solo qui, ma si estendono anche a livello di elettronica del veicolo poiché eliminare FAP e valvola EGR comporta la rimappatura della centralina, che dovrebbe essere di competenza di un elettrauto e non di un meccanico.
Si aggiunga anche che il prossimo collaudo sarà difficile da superare perché le autofficine non stanno più solo utilizzando l’opacimetro, che viene abilmente ingannato dai moderni motori Euro 5, ma si avvalgono di ben 50 differenti analisi dei gas di scarico.
Inoltre, il veicolo con spie accese non supera la revisione e molto probabilmente i valori alterati riscontrati dalla centralina manomessa faranno saltare qualcosa all’occhio del revisore.
In ultimo, l’analisi visiva paleserà che l’auto è stata privata del filtro, motivo per cui eliminare FAP e valvola EGR sarà solo un danno e non un vantaggio. In fase di revisione, infine, potranno sospendere la circolazione del veicolo anche se l’esito dell’opacimetro fosse positivo.
Molto semplicemente quelle che consigliamo tutti i giorni da sempre: effettuare l’ordinaria manutenzione è il migliore investimento, unitamente a rispettare i cicli di rigenerazione del FAP/DPF.
Cambiare l’olio motore ed i vari filtri ogni 15 mila chilometri potrebbe essere un modo lungimirante per allungare la vita di tutte le componenti della vettura.
Infine, come manutenzione specifica per il FAP/DPF, la soluzione è di acquistare il kit di lavaggio oppure optare per la rigenerazione forzata tramite specifici macchinari, altrimenti la completa sostituzione attraverso l’acquisto di un nuovo filtro FAP/DPF, scelta quest’ultima, che si è fatta molto più conveniente rispetto al passato per via del calo del prezzo dei ricambi.
Non affidatevi a ciarlatani, le soluzioni definitive e a poco prezzo tanto millantate si rivelano sempre le scelte peggiori.
Buona guida a tutti!
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